
Fermenti lattici e probiotici: cosa sono e a cosa servono
Fermenti lattici e probiotici sono due termini molto diffusi quando si parla di benessere intestinale. In realtà indicano uno stesso gruppo di microrganismi che ne aiutano a favorire la regolarità. Scopri l’origine di queste denominazioni differenti, cosa sono i probiotici e come agiscono sull’equilibrio della flora batterica intestinale.
Spesso ci si interroga se ci sia differenza fra fermenti lattici e probiotici. In realtà, si tratta di due modi diversi di riferirsi allo stesso gruppo di batteri. Infatti, se assunti in una certa quantità, possono essere definiti probiotici (dal greco “pro” a favore e “bios” vita, letteralmente “a favore della vita”) perché svolgono un ruolo importante nel mantenimento dell’equilibrio del microbiota, un ecosistema essenziale per il nostro benessere.
Differenza tra fermenti lattici e probiotici
La differenza tra fermenti lattici e probiotici è spesso fonte di confusione anche se in Italia, dal punto di vista normativo, si tratta principalmente di una questione terminologica legata alla quantità e alla caratterizzazione dei ceppi batterici presenti nel prodotto.
- Il termine “fermenti lattici” è spesso usato nel linguaggio comune, ma non ha una definizione normativa precisa;
- Il termine “probiotico” è invece regolamentato: può essere usato solo se il prodotto contiene ceppi batterici vivi, identificati e in quantità adeguata (≥10⁹ cellule vive), come indicato in specifiche Linee guida del Ministero della Salute.
Quindi probiotici e fermenti lattici sono la stessa cosa? Per rispondere a questa domanda possiamo dire che un prodotto con fermenti lattici può essere definito “probiotico” solo se rispetta questi requisiti, altrimenti rimane un generico “fermento lattico”.
Cosa sono i fermenti lattici
I fermenti lattici, quindi, sono microrganismi (principalmente batteri) capaci di fermentare il lattosio producendo acido lattico e per questo possono avere effetti benefici sulla salute umana. Negli ultimi decenni gli studi in questo ambito hanno mostrato come le caratteristiche e le funzioni di questi batteri possano corrispondere ai tratti richiesti per essere definiti probiotici. Infatti, se in un prodotto l’unità posologica di questi microrganismi è almeno 1 miliardo, allora questo può essere definito probiotico.
Cosa sono i probiotici
Per capire cosa sono i probiotici è utile fare riferimento alla definizione condivisa da FAO e OMS. Queste istituzioni li identificano come “microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, conferiscono un beneficio alla salute dell’ospite”¹. Possono includere batteri e lieviti, non necessariamente lattici, ma devono:
- essere vivi e vitali;
- colonizzare transitoriamente l’intestino;
- essere caratterizzati a livello di specie e ceppo;
- essere presenti in quantità sufficiente (almeno 10⁹ cellule vive) per garantire un effetto fisiologico.
A cosa servono fermenti lattici e probiotici?
I probiotici sostengono il benessere intestinale. Infatti, supportano l’organismo nel processo di equilibrio della flora batterica, anche in caso di alterazioni, dovute ad esempio a stress o terapie farmacologiche.
I probiotici, ad esempio, più che essere rimedi contro la diarrea, possono risultare utili per aiutare il corpo nel prevenirla.
Come integrare i probiotici?
Generalmente, può essere consigliato assumere probiotici, ad esempio, dopo una terapia antibiotica, così da aiutare l’organismo nel naturale riequilibrio del microbiota. Per individuare il momento migliore della giornata per l’integrazione, è sempre bene seguire le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto acquistato. Tuttavia, tendenzialmente, sarebbe preferibile prendere i probiotici lontano dai pasti e non superare la dose giornaliera raccomandata del prodotto.
Attenzione però: ricorda che l’integrazione non sostituisce uno stile di vita sano e una dieta equilibrata. Inoltre, si suggerisce un consulto con il proprio medico alle persone con gravi immunodeficienze o con malattie croniche.
Probiotici e fermenti lattici si possono prendere insieme?
Come abbiamo visto, probiotici e fermenti lattici sono lo stesso gruppo di microrganismi, per cui non sussiste il problema di interrogarsi se probiotici e fermenti lattici si possano prendere insieme. Infatti, si tratta di scegliere il prodotto che contiene il ceppo batterico e l’unità posologica più adatta alle proprie esigenze.
Inoltre, è possibile assumere i probiotici insieme ai prebiotici, ossia sostanze alimentari non digeribili che, assunti in quantità adeguate, favoriscono la attività dei batteri nel tratto intestinale². Infatti, i prodotti che presentano allo stesso tempo probiotici e prebiotici vengono definiti simbiotici.
Quali sono gli alimenti con probiotici?
Come detto, la dieta varia ed equilibrata è sempre la scelta più giusta per una vita sana. Infatti, già attraverso l’alimentazione è possibile assumere fermenti lattici e probiotici in quantità utile all’organismo.
Dunque, per favorire il mantenimento della flora intestinale si possono includere nella propria dieta alimenti con probiotici. Tra questi, per esempio, troviamo yogurt, latticini fermentati e altri cibi sempre fermentati come i crauti o il kombucha.
1 - Food and Agriculture Organization of the United Nations/World Health Organization FAO/WHO. Health and Nutritional Properties of Probiotics in Food including Powder Milk with Live Lactic Acid Bacteria. 2001
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