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Alimenti che contengono steroli vegetali utili per il colesterolo

Steroli vegetali per il colesterolo: benefici e indicazioni

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Tempo di lettura: 6 min

Gli steroli vegetali sono sostanze presenti in alimenti di origine vegetale come legumi e frutta secca, e aiutano a ridurre il colesterolo “cattivo”. Scopri i preziosi benefici degli steroli vegetali per il colesterolo e la dose giornaliera consigliata.

Negli ultimi anni è cresciuto sempre di più l’interesse nel trovare diverse soluzioni in grado di favorire il benessere cardiovascolare. Tra i protagonisti di questa tendenza ci sono gli steroli vegetali, sostanze naturalmente presenti in diversi alimenti di origine vegetale. Questi composti aiutano a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL), andando ad inibirne l’assorbimento intestinale. Vediamo nel dettaglio come agiscono gli steroli vegetali per il colesterolo e quali sono le indicazioni per una corretta assunzione.  

Steroli vegetali: cosa sono e dove si trovano 

Gli steroli vegetali sono dei lipidi di origine vegetale caratterizzati da una struttura simile a quella del colesterolo. Questa somiglianza permette loro di contrastare il colesterolo che si trova nell’intestino e aiutare l’organismo a ridurne l’assorbimento. 

Ma dove si trovano gli steroli vegetali? Questi composti sono naturalmente presenti in alimenti di origine vegetale, come legumi, cereali integrali e oli (ad esempio olio di mais, soia o girasole). In piccole quantità, si possono trovare anche all’interno di frutta fresca e verdura e a volte vengono aggiunti a prodotti alimentari quali yogurt, margarina e succhi di frutta.

Steroli vegetali: benefici per l’organismo 

Gli steroli vegetali sono noti per i loro benefici sull’organismo, dal supporto nel controllo del colesterolo nel sangue all’azione protettiva contro le cardiopatie coronariche, dovute all’ipercolesterolemia. La loro struttura è simile a quella del colesterolo. Infatti, entrambi rientrano nel gruppo degli steroli, componenti presenti nei grassi della dieta umana classificati a seconda dell’origine (animale o vegetale) 1.  

Questa somiglianza a livello chimico è ciò che consente una diminuzione dell’assorbimento di colesterolo e una conseguente riduzione dei livelli di LDL (colesterolo “cattivo”). Oltre a tale specifico effetto ipocolesterolemizzante, gli steroli vegetali non vanno ad alterare i livelli di HDL (il colesterolo cosiddetto “buono”). L'assunzione di questi composti, insieme a uno stile di vita sano e a una dieta equilibrata, che rimangono suggerimenti imprescindibili, può rappresentare quindi un valido aiuto nel controllo dei livelli di colesterolo nel sangue. E’ bene ricordare che le malattie cardiache coronariche sono dovute a molteplici fattori di rischio; l'intervento su uno solo di questi (l’ipercolesterolemia) può anche non avere un effetto benefico.

L’azione degli steroli vegetali per il colesterolo “cattivo” 

Abbiamo già visto gli effetti benefici degli steroli vegetali per il colesterolo, ma come agiscono all’interno dell’organismo? Come detto in precedenza, l’assorbimento dei fitosteroli segue una dinamica simile a quello del colesterolo: una volta giunti all’interno dell’intestino, entrambi vengono incorporati in micelle, aggregati di molecole che andranno assorbiti dalle cellule intestinali. Diversi studi hanno dimostrato che un adeguato apporto di fitosteroli può andare a interferire positivamente con l’incorporazione del colesterolo all’interno delle cellule intestinali, riducendone l’assorbimento2.  

Inoltre, nonostante i meccanismi non risultino ancora ben chiari, gli steroli vegetali potrebbero favorire l’escrezione del colesterolo incorporato nella bile3. 

Steroli vegetali: dosi e controindicazioni  

I fitosteroli non vengono prodotti dall’organismo, ma possono essere assunti attraverso l’alimentazione, prediligendo alimenti di origine vegetale che li contengono, oppure tramite integratori. In questo secondo caso, è buona abitudine chiedere consiglio al professionista della salute di fiducia per assicurarsi di assumere la dose opportuna e di prestare attenzione alle controindicazioni.  

Secondo l’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, l’assunzione quotidiana di steroli vegetali può portare a una riduzione significativa dei livelli di colesterolo nel sangue. In particolare, l’effetto benefico si ottiene con l'assunzione quotidiana di 1,5-3 g di steroli vegetali.  

Se assunti secondo le dosi consigliate, i fitosteroli tendenzialmente non presentano effetti collaterali. 

Tuttavia, bisogna evitarne un consumo eccessivo e non assumere più di 3 g di steroli vegetali aggiunti al giorno. Inoltre, secondo alcuni studi, il consumo di alimenti arricchiti con fitosteroli può provocare una riduzione dell’assorbimento di carotenoidi, ad esempio la vitamina A, e di vitamine liposolubili4. Per questo è importante il consumo regolare di frutta e verdura così da contribuire a mantenere i livelli di carotenoidi.

In fine, se si stanno assumendo farmaci ipocolesterolemizzanti consultare il medico. 

1 – https://www.sciencedirect.com/topics/biochemistry-genetics-and-molecular-biology/sterol 

2 - https://lpi.oregonstate.edu/mic/dietary-factors/phytochemicals/phytosterols 

3 - https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19889819/ 

4 - https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27591863/