Come affrontare le allergie primaverili?
L’arrivo della primavera che sancisce la fine dell’inverno e proclama l’inizio della bella stagione, non viene accolto con entusiasmo da chi soffre...
L’arrivo della primavera che sancisce la fine dell’inverno e proclama l’inizio della bella stagione, non viene accolto con entusiasmo da chi soffre di fastidi legati alle allergie ai pollini. Nei mesi di fioritura delle piante, infatti, la concentrazione pollinica nell’aria è maggiore e perciò i sintomi legati alle allergie nelle persone che ne soffrono aumentano esponenzialmente.
Cosa si intende per “allergia”?
Le allergie sono una risposta del sistema immunitario nei confronti di agenti estranei, i cosiddetti allergeni, che possono essere, ad esempio: pollini, polvere, spore, muffe, determinati tipi di cibo, diversi tipi di materiali, acari o insetti, che alcune volte l’organismo non tollera. In base a come si entra in contatto con l’allergene, si manifesta una reazione anomala ed eccessiva che provoca diversi disturbi. L’allergia primaverile più diffusa in Europa è la pollinosi, l’allergia ai pollini che circolano e si diffondono liberamente nell’aria durante la fioritura delle piante. Quest’allergia provoca, nei soggetti più sensibili, delle irritazioni alle prime vie respiratorie e alla mucosa congiuntivale.
I sintomi caratteristici
Fra le manifestazioni allergiche più comuni troviamo il raffreddore e i disturbi agli occhi.
Il primo, di solito, è associato a: naso chiuso e gocciolante, starnuti frequenti e ravvicinati e prurito alle mucose.
Le allergie agli occhi – congiuntiviti allergiche primaverili - provocano lacrimazione abbondante, bruciore, prurito e occhi arrossati. Questo avviene quando gli occhi entrano in contatto con l’allergene e viene rilasciata istamina per contrastarlo, procurando così palpebre gonfie e congiuntiva rossa prude e brucia.
Un’altra sintomatologia legata alle allergie può essere la tosse secca e continua, che porta irritazione alla gola e si presenta in concomitanza con altri sintomi.
Tutti questi disturbi possono causare frequenti risvegli notturni, con un conseguente aumento della sensazione di stanchezza durante il giorno, irritabilità e, più in generale, un senso di spossatezza costante.
Quali sono i nemici principali di chi è allergico ai pollini e quando sono più presenti nell’aria?
- Graminacee: tra marzo e giugno;
- Parietaria: tra marzo e ottobre;
- Composite o Asteracee: tra luglio e settembre;
- Betulacee: tra gennaio e maggio;
- Oleacee: tra maggio e giugno.
La primavera è alle porte, qualche consiglio?
Ovviamente, la cosa migliore per chi soffre di allergie sarebbe evitare il contatto con la sostanza allergenica. In molti casi, tuttavia, tra cui le allergie primaverili, non è così semplice, proprio a causa dell’inevitabile dispersione dei pollini nell’aria. Oltre a consultare i bollettini pollinici per conoscere i periodi di fioritura delle piante, di seguito riportiamo altri semplici ma utili accorgimenti:
- Respirare preferibilmente col naso e non con la bocca, permettendo così all’organismo di depurare l’aria da alcune particelle. La mascherina può diventare un fattore protettivo contribuendo a filtrare almeno in parte i granuli pollinici.
- Tenere i finestrini chiusi in auto e preferire il climatizzatore, dotato di filtro antipolline.
- Lavare le cavità nasali e detergere palpebre, ciglia e sopracciglia.
- Ridurre la permanenza all’aperto nella stagione pollinica, soprattutto nelle giornate secche e ventose.
- Fare la doccia prima di andare a dormire: così da togliere i residui di allergeni rimasti sulla pelle e sui capelli.
- Cambiare spesso i vestiti.
L’aiuto dell’omeopatia in caso di allergie primaverili
I medicinali omeopatici nelle diverse forme, come granuli e colliri, possono essere una valida opportunità terapeutica per alleviare i disturbi tipici delle allergie primaverili. Grazie alle diluzioni delle sostanze attive, generalmente non presentano effetti indesiderati direttamente legati alle quantità assunte. Generalmente non provocano ad esempio sonnolenza e si possono quindi assumere in qualsiasi momento della giornata senza interferire sullo svolgimento delle più comuni attività, secondo le indicazioni del medico e/o del farmacista. Inoltre, possono anche essere somministrati contemporaneamente con altre terapie.
Chiedi il parere al tuo medico o al tuo farmacista: sapranno darti il consiglio più adeguato per affrontare la primavera naturalmente in salute.